La sveglia è programmata per le 5:20, il ritrovo fissato alle 6, nessun ritardatario, ci si conta e si va in macchina verso il luogo dove ci si cambierà e si partirà in bici. Una volta arrivati, ci si prepara, gilet per il freddo in discesa, qualche panino e barrette per i primi morsi della fame, c’è chi regola il contachilometri e via, si inizia a pedalare! Due ammiraglie aprono e chiudono il gruppo del team ASD CLUB 90 che oggi ha in programma un ciclopellegrinaggio di 180 km per arrivare a San Giovanni Rotondo, al Santuario di San Pio partendo da Polla, provincia di Salerno.
I primi chilometri sono subito in salita, il gruppo li affronta compatto, almeno inizialmente, poi, i più giovani, i più freschi, allungano il passo e si prendono un pò di margine.Il gruppo conta 13 ciclisti, di svariate età, si va dai 25 ai 70 anni. Una volta scollinato, i ragazzi in testa si fermano ad attendere gli altri e ne approfittano per un primo veloce rifornimento.
Gruppo compatto, rifornimento completato e si riparte per affrontare la discesa, ci sono ancora 150 km da percorrere…
La discesa scorre via liscia, il gruppo scherza e si diverte, una volta terminata ci si ritrova in pianura, al confine tra Basilicata e Puglia, manca ancora molto, i più attivi vanno in testa e dettano il ritmo, il gruppo è compatto e procede su due file con cadenza e armonia, tutti danno il loro apporto, 30 km scorrono via così, senza sussulti…è arrivato il momento della seconda pausa rifornimento…
Pausa merenda e pausa caffè per tutti, sono passate 3 ore dalla partenza, tutti sono determinati, affaticati sì, ma decisi a completare il tragitto.
Si riparte, ci aspetta ancora tanta strada, falsopiani con vento contrario e l’ascesa finale di circa 20 km verso il santuario.
Il gruppo continua a procedere spedito, tutti insieme a “menare”, in questo tratto il vento contrario si fa sentire molto, siamo entrati in Puglia, è il vento di “benvenuto”.
Un piccolo imprevisto, una foratura, il gruppo si spacca in due tronconi, chi è dietro si ferma ad aspettare Nicola che ha bucato, pochi minuti, si riparte, chi è davanti tira il freno e nel giro di qualche chilometro si è di nuovo tutti insieme a tirare.
La strada ci accompagna verso una nuova sosta, siamo a meno di 50 chilometri dalla meta, il gruppo ha affrontato un altro imprevisto nel frattempo, Giuseppe ha rotto un raggio posteriore della sua Trek, ma anche questa volta dopo pochi minuti e con l’aiuto dei compagni e dell’ammiraglia a seguito, il problema viene risolto.
Mentre siamo fermi, il gruppo si rifocilla, ancora panini, barrette, sali minerali per reintegrare i liquidi, la giornata è piacevolmente calda, ma tutti i discorsi sembrano andare verso un’unica direzione ora…la salita finale!
Dopo tutti questi chilometri, il chiodo fisso, il nemico da sconfiggere, l’ultimo sforzo prima del meritato riposo.
Siamo di nuovo in marcia, il gruppo procede, a passo regolare, affronta gli ultimi chilometri prima delle rampe finali. La vedono lì, in lontananza, la meta agognata, San Giovanni Rotondo si erge sulla collina sembra quasi un miraggio…
Inizia la salita, i patti erano chiari: “In salita, ognuno procede al suo ritmo!” E così, nel giro di pochi chilometri il gruppo si spappola letteralmente, Antonio e Simone hanno un altro passo e vanno via rispetto agli altri…via via passano tutti sul tornante più duro…le ammiraglie scortano gli ultimi che con tutte le forze residue si aggrappano alla bici e nonostante una fatica mostruosa giungono in cima.
Ci siamo! Il gruppo si è ricompattato davanti al Santuario, c’è addirittura chi è arrivato prima ed è sceso di nuovo per supportare i compagni rimasti indietro…lo chiamano “spirito di squadra”, Antonio lo conosce bene ed infatti torna indietro per incitare e dettare il ritmo a Fabio e Claudio che grazie al contributo “psicologico” sembrano fare meno fatica sull’ultimo strappo.
Ora ci sono tutti!
Lorenzo, Gerardo, Nicola, Fabio, Antonio, Giovanni, Claudio, Gerardo, Angelo, Simone, Giuseppe, Alejandro, Antonio… sono tutti pronti per la visita al Santuario, una preghiera e un meritatissimo pranzo consumato in ritardo rispetto al solito sì, ma ricordando tutto il tragitto, tutta la fatica e tutta la gioia e la soddisfazione di raggiungere un obiettivo insieme, di squadra, con voglia e sacrificio, proprio come San Pio insegna!